Intolleranza al lattosio: cos’è e come riconoscerla

L’intolleranza al lattosio è una delle intolleranze alimentari più comuni che, insieme alla sensibilità al glutine non celiaca (un tempo nota come intolleranza al glutine), condizionano le scelte alimentari di più della metà della popolazione italiana.

Perché si è intolleranti al lattosio?

Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse al ciboche compaiono a seguito dell’assunzione di determinati alimenti o sostanze che l’organismo non riesce a metabolizzare.

Nello specifico, l’intolleranza al lattosio è causata dalla bassa presenza o assenza nell’organismo della lattasi, l’enzima necessario per la digestione del lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati. L’intolleranza al lattosio è facilmente riconoscibile in quanto si manifesta da 30 a 90 minuti dopo aver ingerito prodotti contenente latte o derivati del latte.

L’intolleranza al lattosio non va confusa con l’allergia al latte, causata dalla reazione immediata del sistema immunitario contro le proteine del latte.

I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono:

  • Diarrea
  • Meteorismo
  • Crampi addominali
  • Nausea

L’intensità dei sintomi varia in base alla quantità di lattosio presente nell’alimento e alla quantità di enzima lattasi presente nell’organismo. Perciò non è possibile stabilire con esattezza per quanto tempo si protraggono i sintomi per ciascun individuo, poiché variano da soggetto a soggetto.

Come riconoscere l’intolleranza al lattosio

Poiché l’intolleranza al lattosio coinvolge l’apparato digerente, nei casi in cui si manifestassero con frequenza episodi di diarrea o cattiva digestione è bene rivolgersi al medico per effettuare un test per l’intolleranza alimentare. Per diagnosticare l’intolleranza al lattosio, viene effettuato il Breath Test.

Il Breath Test è un test veloce e per nulla invasivo che si svolge attraverso l’analisi di aria espirata prima e dopo aver assunto lattosio sciolto in acqua. Il test identifica la presenza nell’aria espirata di idrogeno, che viene prodotto dalla fermentazione intestinale del lattosio dai batteri intestinali quando non viene degradato dalla lattasi.

Confermata la presenza di un’intolleranza alimentare, con l’aiuto di un medico è d’obbligo modificare il tipo di alimentazione, onde evitare la comparsa dei sintomi gastrointestinali.

Come alleviare i sintomi dell’intolleranza al lattosio

Il lattosio si trova naturalmente in latte e latticini, ma viene utilizzato dalle industrie alimentari come additivo in numerosi alimenti. Ad esempio, salumi e insaccati, sughi pronti, cibi liofilizzati (ma anche dadi e additivi) possono contenere lattosio, seppur in minima parte.

Fortunatamente, però, molte aziende di prodotti alimentari specificano ben in vista sulle confezioni la presenza o meno di lattosio, e le marche di prodotti alimentari più famose hanno ormai delle linee “senza lattosio” che si trovano anche nei comuni supermercati.

Ecco alcuni alimenti per chi è intollerante al lattosio:
  • Latte e prodotti lattiero-caseari (yogurt e formaggi) delattosati. Per i formaggi, preferire quelli stagionati (grana padano, emmenthal, groviera)
  • Bevande vegetali (riso, avena, mandorla o cocco) al posto del latte vaccino. Queste bevande si trovano sia zuccherate che al naturale e si impiegano con ottimi risultati anche nella preparazione di dolci.
  • Prosciutto crudo e altri insaccati senza lattosio
  • Croissant, biscotti o dessert in cui al posto del burro vengono usati strutto o margarina 100% vegetale

Infine, il settore vegano è ormai in grado di riprodurre in modo fedele qualsiasi sapore, compreso quello del formaggio. Le alternative al lattosio, quindi, fortunatamente non mancano.

Anche l’uso di integratori alimentari può ridurre i sintomi dell’intolleranza al lattosio proviene anche dagli integratori alimentari.

Gli integratori alimentari contenenti lattasi permettono di aumentare la quantità di questo enzima e favorire la digestione del lattosio, con un rapido sollievo dai sintomi gastrointestinali.  

Anche i probiotici, i batteri dell’intestino che mantengono sano l’apparato digerente, aiutano l’organismo a elaborare il lattosio. I probiotici si trovano naturalmente in alimenti fermentati come sottaceti, yogurt e crauti, ma si possono anche acquistare sotto forma di integratori alimentari.

15 commenti su “Intolleranza al lattosio: cos’è e come riconoscerla”

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